TEST DRIVE RENAULT ZOE

Un ridente pomeriggio di Luglio 2013 mi accingo a ritirare, con un po’ di emozione, la nuova Renault Zoe (vettura completamente elettrica) presso la prima concessionaria della mia provincia per un Test Drive. Alla consegna il venditore molto cordiale mi presenta la vettura e in un attimo sono già in auto pronto per partire. Che dire, la mia prima impressione estetica è stata altamente positiva, auto dalla linea molto accattivante e sinuosa. Interni non troppo avvenieristici, le plastiche sono in linea con le rifiniture renault delle vetture precedenti;i la plancia alloggia in sede centrale il monitor, che funge da navigatore e computer di bordo, molto facile da utilizzare decisamente user-friendly, direi a misura di bimbo, anche se adesso i bimbi ne sanno di più dei grandi in materia.. Vicino al cambio c’è il pulsante della funzione Eco (risparmio consumo) e del Cruise Control decisamente funzionale e regolabile dal volante della vettura, tutti i comandi principali risulatano a portata di mano non in “Siberia”.
Il climatizzatore digitale automatico(io non speravo ci fosse visto il dispendio di potenza) risulta funzionale anche se non molto potente. Detto questo porto la vettura dai migliori critici automobilistici della compagnia e presento il mezzo. I signori dopo essere saliti (in 4) nella vettura ed aver percorso un breve tragitto rimangono sorpresi in quanto a silenziosità ed accelerazione e a parte i soliti commenti :”guarda di non rimare a piedi”, se ne vanno via con la tipica faccia a interrogativo :”mah!, sarà vera?”. Rimasto un mio carissimo amico Inglese in vettura decido di effettuare l’ultimo e decisivo Test Drive della vettura, destinazione Piancavallo 1280 s.l.m. in una conca del versante orientale del Monte Cavallo (alto 2.251 m), vicino alla foresta del Cansiglio. Con mia sorpresa la vettura ha affrontato la salita in maniera più che egregia, meglio di un utilitaria a motore sorpassando in salita perfino una grande punto al massimo delle sue possibilità. La paura è arrivata quando un indicatore posto alla sx del cruscotto segnalava 37 km rimanenti (infatti il consumo di energia è segnalato in base ai km rimanenti). Pensavamo entrambi di rimanere a piedi, nulla di più falso, in discesa la vettura si è ricaricata!!! Dotata in fatti al rilascio del pedale dell’acceleratore di una sorta di freno/motore che funge da dinamo e ricarica la batteria portando la ricarica a valle a 72Km!!!! Detto questo con la vettura al box, in due abbiamo fatto le nostre considerazioni davanti a una bella birra rossa; la vettura è sicuramente dotata di una tecnologia interessante, il prezzo risulta ancora poco abbordabile per una utilitaria – perché non integrare un pannello fotovoltaico sul tetto per aiutare la dinamo? – le colonnette di ricarica non ci sono ancora in Italia (o sono scarsissime) – Wall Box di ricarica a casa 1500 euro extra più un contratto di + 3kw/h con ENEL – 79 euro al mese per le batterie in comodato d’uso..conviene? – Visto che l’energia non si crea… dove la prenderemo tolti gli idrocarburi? (Nucleare?) – Nuovo Business creerà sicuramente nuovi posti di lavoro, smaltimento batterie, certificazioni ,etc.. Bando a ciancie! Il nuovo motore elettrico sincrono con rotore bobinato della casa Francese mi ha stupito in tutto e per tutto, guidabile come una normale auto a cambio automatico, l’erogazione è fluida, silenziosa, con un variatore a cambio lineare e continuo la coppia risulta alta quasi “brutale” a medi regimi 220 Nm. La velocità massima dichiarata è di 135 km/h; io ho raggiunto (in pochi secondi) i 140 km/h di tachimetro ma probabilmente aveva ancora qualcosina. Potenza erogata 65Kw/88cv. Autonomia verificata 130 km. (in eco – non verificato - 210km) Carica batteria rapida 30 min. 80% Normale 1h – 100% Questo è il presente/futuro!

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