CHERNOBYL...La paura incomincia adesso


 Tutti sanno cosa è successo il 26.04.1986 a Chernobyl alle ore 1.23...ma pochi sanno che il peggio non è passato ma deve ancora arrivare. Il sarcofago di cemento che fu stato costruito per contenere la fusione del nocciolo radioattivo della centrale, si sta sgretolando...un danno che ha causato solo all'epoca  circa 400 volte le sostanze radioattive liberate con l'esplosione di Hiroshima. Un male subdolo e invisibile ci sta per attanagliare e nessuno ne parla o cerca soluzioni concrete per arginare una catastrofe imminente...solo pochi anni fa ...cito : Ecologia Chernobyl: il disastro continua. Gli effetti della contaminazione nucleare del terreno a quattordici anni di distanza: trovato nel frumento un tasso di mutazioni geniche sei volte superiore al normale. Importante prova del pericolo rappresentato dall'esposizione prolungata di un organismo alle radiazioni. Lo spirito del grano, antico nume tutelare della fertilità dei campi, non aleggia a Chernobyl. A 14 anni dal disastro nucleare gli effetti della contaminazione dei terreni che circondano l'impianto sono ancora, o in qualche caso solo ora, evidenti. Ricercatori del Friedrich Miescher Institute di Basilea hanno recentemente pubblicato su "Nature" i risultati delle analisi genetiche effettuate su piante di frumento prelevate nella zona. Confrontando campioni di popolazioni identiche del cereale raccolti rispettivamente nell'area contaminata circostante la stazione nucleare e in una zona indenne situata a circa 30 chilometri di distanza, hanno trovato nei primi un tasso di mutazioni geniche sei volte superiore al normale. Dati analoghi, il cui significato è rimasto finora controverso, erano già emersi da ricerche condotte sui ratti e sull'uomo. Secondo gli studiosi svizzeri, le anomalie genetiche riscontrate nelle piante sono da considerare la conseguenza dell'esposizione cronica alle radiazioni ionizzanti. Infatti, benché la dose di radiazioni ricevuta da ogni pianta sia da ritenere relativamente bassa e teoricamente non sufficiente a danneggiarne il genoma, essi hanno potuto osservare un incremento anomalo di delezioni, ripetizioni e inserzioni già da una generazione a quella successiva, vale a dire ogni dieci mesi. Considerando che il terreno da cui sono state prelevate le piante irradiate non era mai stato coltivato a frumento precedentemente e che il cereale si riproduce per autoimpollinazione, il riscontro genetico non può trovare spiegazioni alternative, per esempio in meccanismi di contaminazione o trasferimento da semi o piante diverse. La scoperta, sostengono al Friedrich Miescher Institute, è un'importante prova del pericolo rappresentato dall'esposizione prolungata di un organismo alle radiazioni; soprattutto dei danni che queste possono determinare a livello delle cellule germinali, e non solo di quelle vegetali ovviamente, e delle conseguenze della trasmissione di tali alterazioni a ogni episodio riproduttivo.
Purtroppo tuttora la situazione è ben più grave..che si possa fare qualcosa?!

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